- Livia Frescobaldi Malenchini;m. Teresa Giovannini;oliva Rucellai -
Livia Frescobaldi Malenchini;m. Teresa Giovannini;oliva Rucellai Gio Ponti. La Collezione Del Museo Richard-ginori Della Manifattura Di Doccia. Ediz. Illustrata
Brand: Livia Frescobaldi Malenchini;m. Teresa Giovannini;oliva Rucellai
EAN:
9788893970051Categoria: Libri e riviste
Nuova edizione riveduta e aggiornata con l’aggiunta dell’indice dei decori.\r\n\r\n\r\nIl progetto editoriale della “Associazione Amici di Doccia” dedicato alla pubblicazione\r\ndel catalogo completo delle opere di Gio Ponti al Museo di Doccia prende le mosse dal\r\nlavoro di ricerca sulle fonti iconografiche, svolto dalla dott.ssa Maria Teresa Giovannini in\r\noccasione della sua tesi di laurea nel 2007.\r\nIl volume ha l’obiettivo di dare al corpus delle ceramiche di Gio Ponti un preciso ordinamento\r\ncronologico, ad oggi mancante, fondato sullo spoglio del carteggio e di tutta la\r\ndocumentazione conservata nell’archivio del Museo.\r\nIl catalogo della collezione di Gio Ponti al Museo di Doccia più recente risale al 1983: Gio\r\nPonti Ceramiche 1923-1930 Le opere del Museo Ginori di Doccia.\r\nLe ceramiche disegnate da Gio Ponti per la Richard-Ginori sono ben note ai collezionisti\r\ne agli studiosi di design di tutto il mondo. Le loro qualità estetiche, per l’originalità\r\ndelle invenzioni di Ponti e l’esecuzione impeccabile, sono spesso esaltate, ma nessuno\r\naveva in passato affrontato uno studio filologico sistematico di tutto il corpus conservato\r\npresso il Museo di Doccia.\r\nQuesto volume e le relative schede di catalogo si propongono di colmare tale lacuna.\r\nNati da una tesi di laurea, sono il frutto di un meticoloso studio dei manufatti e delle varie\r\nfonti documentarie disponibili: carteggio autografo di Gio Ponti, disegni, cataloghi, registri,\r\ntariffari, riviste d’epoca ecc.\r\nAlla luce dei dati accertati, si ricostruisce la cronologia puntuale di gran parte dei decori\r\ne delle forme, verificando le attribuzioni e indagando, caso per caso, l’iconografia del\r\nricchissimo e affascinante immaginario che popola le ceramiche d’arte di Doccia all’epoca\r\ndi Ponti.\r\nI richiami alla tradizione italiana, all’architettura, all’archeologia, che sono stati più volte correttamente,\r\nma genericamente, evidenziati dai critici, vengono qui definiti con precisione\r\nrivelando fonti talora inaspettate: gli avori barocchi del Museo del Bargello, gli affreschi\r\ncinquecenteschi di Baldassarre Peruzzi al Castello di Belcaro, i Trionfi letterari di Petrarca,\r\nle porcellane Impero di Sèvres fino all’immagine biblica dell’Uva della Terra Promessa.\r\nLe sue scelte non sono casuali, ma partecipi della tensione al classicismo che, nello\r\nstesso decennio, animava in Italia il Novecento e altri movimenti di rilievo internazionale;\r\nritroviamo, reinterpretati su ceramica, temi antichi e tuttavia ricorrenti in coeve opere di\r\npittura, scultura e architettura, come la vittoria alata, le sirene, le allegorie delle virtù. La\r\ncultura di Gio Ponti si rivela vasta, nutrita di libri, visite ai musei, ma anche di relazioni\r\numane e di un vivace interesse per le arti contemporanee, inclusi il cinema, la danza\r\nmoderna, il circo, o fenomeni di costume come lo sport.\r\nRiannodando così tutti i fili che legano l’esplosione figurativa...
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